Un'altra partenza all'insegna del maltempo nella Baia di Biscay bastò a costringere al ritiro Nandor Fa e Didier Monduteguy fin dalle prime battute. Molti altri ancora una volta dovettero ripiegare al punto di partenza per riparazioni prima di ripartire.
Il resto della flotta gareggiò fino ai Mari Antartici, dove si ebbe una seconda selezione: Yves Parlier fu fuori dalla gara dopo una collisione con un blocco di ghiaccio, e Isabelle Autissier subì danni al timone, lasciando via libera a Christophe Auguin che prese la testa del gruppo.
Più grave il bilancio in mare aperto: la barca di Raphaël Dinelli si rovesciò e fu drammaticamente soccorso da Pete Goss; dopo di che, nel giro di poche ore anche Thierry Dubois e Tony Bullimore si rovesciarono e vennero tratti in salvo dalle unità di soccorso australiane. Come se non bastasse, gli organizzatori persero il contatto radio con Gerry Roufs, e nonostante quattro dei concorrenti passassero a pettine quel tratto d'Oceano, purtroppo non ne trovarono traccia.
Christophe Auguin si aggiudicò il titolo, e Chaterine Chabaud, sesta e ultima, fu la prima donna a completare la gara. Il capovolgimento di più imbarcazioni in questa regata, portò a un inasprimento delle norme di sicurezza per gli iscritti, in particolar modo riguardo alla stabilità dello scafo.
Il libro di Derek Lundy Il Mare Dimenticato da Dio: La Vera Storia di una Competizione nelle Acque Più Pericolose del Globo descrive efficacemente questa edizione.