James Clark Ross 1823 - grandinavigatori

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James Clark Ross 1823

I grandi navigatori > Gli esploratori dell'Antartide 1820 - 1917
All'età di 11 anni si arruolò nella Royal Navy, dove trascorse il primo anno sotto la tutela dello zio, il capitano (in seguito Sir) John Ross.
Nel 1818 accompagnò lo zio nella sua spedizione alla ricerca del Passaggio a nord-ovest.
Tra il 1819 e il 1827 prese parte a quattro spedizioni nei mari dell'Artico organizzate da William Edward Parry e dedicò gli anni successivi, dal 1829 al 1833 all'esplorazione dell'Artico, ottenendo il grado di comandante.

L'8 aprile 1839 Ross assunse il comando della nave cannoniera HMS Erebus, una tre alberi da 372 tonnellate e insieme alla nave cannoniera HMS Terror, una tre alberi da 340 tonnellate comandata da Francis Crozier salpò il 5 ottobre 1839 diretto in Tasmania, dove avrebbe dovuto installare un osservatorio permanente per le rilevazioni magnetiche.

Lungo la rotta furono attrezzati degli osservatori temporanei sull'isola di Sant'Elena e al Capo di Buona Speranza.

Per due mesi le navi rimasero alla fonda alle isole Kerguelen, dove gli ufficiali fecero rilevazioni astronomiche e analizzarono le maree.

Due giorni dopo aver lasciato le Kerguelen, le due navi furono separate da un forte uragano. Ross e la Erebus attraccarono a Hobart in Tasmania il 16 agosto 1840, un giorno dopo l'arrivo della Terror.

Con la collaborazione di 200 detenuti fu costruito l'osservatorio magnetico. A Hobart Ross venne a conoscenza che sia Dumont d'Urville sia Charles Wilkes stavano esplorando l'area che lui considerava un po' "di suo appannaggio" alla ricerca del Polo Sud magnetico.

Wilkes, sulla via del ritorno, gli passò le mappe delle sue rotte e delle sue scoperte; pare però che Ross non tributò mai il giusto riconoscimento a questo gesto.
Le due navi salparono il 12 novembre del 1840 e il 1º gennaio 1841 attraversarono il circolo polare antartico. Pur rallentate dalla banchisa polare e dal forte maltempo, giunsero in un'area che in seguito sarebbe stata chiamata Mare di Ross.

L'11 gennaio individuò una catena montuosa che chiamò Admiralty Range e dal comportamento bizzarro dell'ago magnetico della bussola suppose di trovarsi entro un raggio di 500 miglia dal polo sud magnetico.

Seguendo una rotta orientale, il 12 gennaio prese possesso di Possession Island, una delle due isole al largo di quella che chiamò Terra della regina Victoria in onore della sovrana britannica.

Il 22 gennaio le due navi superarono la latitudine raggiunta nel 1823 da James Weddell e il 27 dello stesso mese avvistarono un'enorme montagna che eruttava fuoco e fiamme.
Chiamò il vulcano Mount Erebus e Mount Terror il vulcano estinto che lo fiancheggiava.

Era stata scoperta l'isola che in seguito sarebbe divenuta il più grande insediamento scientifico del continente, la stazione McMurdo (USA).
Nel 1901 Scott diede all'isola il nome di Isola di Ross.

Il 2 febbraio giunse a 78° 10' S, la latitudine più meridionale mai raggiunta fino a quel momento; dovette però tornare indietro bloccato da un'enorme parete di ghiaccio.
All'inizio di marzo tornò verso nord e giunse in Tasmania il 4 aprile 1841.


Nel novembre dello stesso anno, passando dalla Nuova Zelanda, si diresse nuovamente verso i mari antartici, ma incontrò una barriera di ghiaccio che gli impedì di procedere.

Ripartì il 17 dicembre 1842 per un terzo tentativo che lo convinse che dietro alla barriera di ghiaccio dovesse trovarsi della terraferma.

Il 4 settembre 1843 rientrò in Inghilterra. Morì il 3 aprile 1862 presso Aylesbury.

Al suo nome sono dedicati il Mare di Ross, la Barriera di Ross e il Monte Ross, la montagna più alta di Kerguelen.
Fu inoltre il primo a descrivere quella che in seguito venne chiamata foca di Ross.

Puoi anche vedere il riepilogo della esplorazione dell'Antartide e tutti gli esploratori che si sono avventurati nell'Antartide.
 
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