Erano gente della costa, qualche volta uomini ben noti, e allora tutto a posto, ma per la maggior parte si trattava di sconosciuti molto giovani (a 35 anni il marinaio è un
«vecchio»), oppure sbucati chissà da dove perché non esisteva lo stato civile.
Se parlavano la lingua del paese, si poteva riconoscere dal loro modo di esprimersi se fossero dell'ambiente marittimo: nel caso contrario, molto frequentemente, bisognava giudicarli dall'aspetto ... che non prova nulla.
Secondo l'uso, evidentemente necessario, poiché bisognava far vivere le famiglie, il marinaio riceveva un
- terzo della paga all'arruolamento,
- un terzo allo sbarco del carico,
- un terzo alla fine del contratto.
C'era perciò iun grave pericolo:
giunto al paese di destinazione e ormai pagato per due terzi, il marinaio spesso spariva, giudicando che due terzi (di un nuovo arruolamento) valessero più di uno.
Di conseguenza il padrone non avrebbe avuto più nessuno per riportare a casa il bastimento!
Furono perciò inventati altri sistemi di rimunerazione:
- una paga a mese; che aveva però per il padrone e l'armatore il grave inconveniente che l'uomo «se ne infischiava »: non aveva fretta. Altro inconveniente grave: se il viaggio si prolungava, il marinaio aveva diritto a farsi sbarcare, esigendo integralmente la paga e lasciando il padrone in difficoltà.
- Una paga non a tempo ma a miglio marino percorso. Era però un gran discutere su come dovessero essere calcolate queste distanze. La più corta, da porto a porto? Era il solo elemento preciso; ma svantaggioso per il marinaio.
- Al solcometro, ossia il giornale nautico? come faceva, il marinaio, a verificarlo? E il padrone ci rimetteva, perché, anche in questo caso, l'equipaggio non aveva più alcuna fretta e rifiutava di correre dei rischi per abbreviarle.
Le difficoltà nello stabilire regole di ingaggio eque sia per l’armatore che per il marinaio portò alla nascita di un vero corpo professionale di marinai che erano dei
« capitalisti », dei partecipanti all'impresa, allo stesso titolo dei mercanti, pagando il nolo, ossia il costo del trasporto, col loro lavoro.
Essi, quindi,
- non erano pagati in denaro,
- ma col diritto al trasporto delle merci di loro appartenenza, più tardi chiamate « paccottiglia », che avrebbero venduto all'arrivo, e che potevano consistere in un determinato volume del carico generale.
Il rischio, era che la merce andasse perduta, e che così avessero sprecato l'imbarco.
Erano i rischi del mestiere, compensati da enormi benefici, quando tutto andava bene.