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La storia della bussola

Curiosità
bussola
Un’antica leggenda cinese racconta che, intorno al 2600 a.C., l’imperatore Hoang-Ti combatté e vinse una battaglia contro il principe Tchi-Yeou, servendosi di un carro magico, il See-nan (carro indicante il sud).

Sul carro era fissata una figurina di legno capace di ruotare intorno al proprio asse che, con il braccio teso, puntava costantemente e misteriosamente verso sud.

L’imperatore, grazie a quest’ingegnoso dispositivo, riuscì a individuare la direzione di fuga del nemico, nonostante in precedenza fosse stata coperta da una gran quantità di fumo.
Antica Cina
Nell’antica letteratura cinese si trovano molti riferimenti a mestoli o cucchiai capaci di orientarsi autonomamente disponendosi per la parte più lunga verso sud.

Il Sud era un punto cardinale sacro per i cinesi di quel tempo perché tutti i governatori imperiali dei primi secoli orientavano i loro troni verso sud come direzione imperiale.

Gli utensili utilizzati per identificare il Sud erano composti di magnetite e funzionavano come rudimentali bussole. Circa il loro utilizzo ci è stata tramandata una curiosa storia.
Trono cinese
Nel 23 d.c. scoppiò in Cina una delle tante rivolte contadine contro l’imperatore in carica.

Il palazzo imperiale fu preso d’ assalto dal popolo Han.

L’imperatore Wang Mang, volendo riaffermare il suo potere, si sedette, come tutti gli imperatori del tempo,  sulla poltrona imperiale orientandola, con l’aiuto di un cucchiaio magnetico, verso Sud.

Questa scaramanzia non salvò dalla morte l’imperatore, che fu ucciso mentre nella mano destra impugnava “lo scettro di comando dalla testa di cucchiaio”.
L'imperatore Wang Mang
Wang Mang
E’ soltanto nel 1044 d.c. che un testo cinese cita
il magnetismo come mezzo per trovare una direzione.

Il testo racconta che un  pesce di metallo  posto in una vasca colma d’acqua  era destinato ad  allinearsi verso sud. Il metodo veniva suggerito come un mezzo per orientarsi nell’oscurità, ma non veniva fatta  menzione delle sue possibili applicazioni alla navigazione.

Si dovrà attendere fino al 1119 per trovare una descrizione
sull’uso dell’ago magnetico applicato alla navigazione.

Alla luce di queste ed altre testimonianze l’invenzione della bussola è  oggi attribuita ai cinesi.

Magneti cinesi
Magneti cinesi
La storia che noi conosciamo e che attribuisce l’invenzione  a Flavio Gioia di Amalfi nasce da un errore di interpretazione di un testo latino che riferiva che l'invenzione della bussola era attribuita dallo storico  Flavio Biondo agli Amalfitani.

Il filologo Giambattista Pio capì invece che la bussola fosse stata inventata dall'amalfitano Flavio Gioia.

Nel testo in questione tuttavia, non bisogna intendere Flavio come l'inventore della bussola, ma solo come colui che ha riportato la notizia: appunto Flavio Biondo.
Flavio
 
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