Svoltasi negli anni 1914-1917 la missione comandata da Ernest Shackleton a bordo dell'Endurance aveva come obiettivo l'attraversamento a piedi dell'Antartide partendo dal mare di Weddell.
Il gruppo avrebbe poi dovuto essere recuperato dalla nave Aurora nell'altro lato del continente, sulla costa del mare di Ross.
L'Endurance venne però distrutta dalla banchisa a migliaia di chilometri dalle più vicine terre abitate, inabissandosi nei pressi del 70º parallelo di latitudine Sud: i 28 uomini dell'equipaggio furono costretti a lottare per sopravvivere, con limitate provviste e in un ambiente in cui la temperatura oscillava da -22°C a -45 °C.
Tutti gli uomini riuscirono comunque ad arrivare all'isola Elephant nelle Shetland Meridionali, da cui Shackleton salpò alla guida di una scialuppa di sette metri salvata dal naufragio dell'Endurance nel tentativo di raggiungere una base baleniera situata nella Georgia del Sud. Con l'aiuto di un sestante e di un cronometro l'imbarcazione riuscì a percorrere 1 600 km ed a raggiungere Grytviken, dove Shackleton organizzò una spedizione di soccorso per gli uomini rimasti ad attendere all'isola dell'Elefante. Nessun uomo del gruppo di Shackleton morì in Antartide.