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Rinascimento: l'inizio delle grandi scoperte

La loro cultura
Il XV secolo è il secolo delle grandi scoperte.
La tesi tradizionale pone la fine del Medioevo e l’inizio del Rinascimento nel 1492, data in cui Colombo scoprì l’America.
Gli scambi si spostano dal Mediterraneo all’Atlantico, decadono le città marinare italiane, aumenta la potenza delle nazioni sull’Oceano.
Nascono vasti imperi coloniali.
In  meno di 30 anni si scoprì quasi tutto il mondo allora sconosciuto :

Alvise Cadamosto, Isole di Capo Verde, 1456

Bartolomeo Diaz, Capo di Buona Speranza, 1488

Cristoforo Colombo, America centrale, 1492

Giovanni Caboto, America del nord, 1498

Vasco de Gama, le Indie, 1499

Cabral, Brasile, 1500

Amerigo Vespucci, America del sud, 1501

Balboa, Stretto di Panama, 1513

Magellano, le Indie – il giro del mondo, 1523

Giovanni da Verrazzano, New York, 1524
perché?
e perché ltutti questi grandi navigatori furono finanziati da portoghesi e spagnoli ?


Per arrivare a questa configurazione dell’Europa alla fine del XV secolo, dobbiamo parlare di 2 importanti avvenimenti:

  • La guerra dei 100 anni tra Inghilterra e Francia

  • La riconquista della Spagna del proprio territorio occupato dagli Arabi
la guerra dei 100 anni
La guerra dei 100 anni tra Inghilterra e Francia
Giovanna d'Arco
La guerra dei cent'anni fu un conflitto tra il regno d’Inghilterra e il regno di Francia e durò, anche non continuativamente, 116 anni, dal 1337 al 1453.
Si concluse con l'espulsione degli inglesi da tutti i territori continentali, fatta eccezione per la cittadina di Calais.
Il conflitto fu costellato di tregue molto brevi e interrotto da due veri e propri periodi di pace della durata rispettivamente di 9 e 26 anni. La guerra si articolò  che lo dividono in 3 fasi principali, tra il 1337 ed il 1429, alle quali si aggiunse la fase conclusiva dal 1329 al 1453.
La guerra dei cent'anni segnò l'apice delle tensioni tra Francia ed Inghilterra, iniziate nell'undicesimo secolo e finite nel 1748, dopo il fallito tentativo d'invasione dell'Inghilterra da parte dei francesi a sostegno degli scozzesi rivoluzionari.

La guerra dei 100 anni
La guerra dei 100 anni


Francia e Inghilterra non parteciparono alla scoperta dei nuovi mondi perché debilitate dalla guerra.
La guerra, ebbe effetti nefasti sull'economia impoverendo le campagne francesi e inglesi.
La tattica inglese, infatti, prevedeva azioni di saccheggio su larga scala e azioni massicce contro la popolazione civile.
La tattica degli scozzesi, alleati della Francia, era, sul suolo ingleese, esattamente la stessa.
L’agricoltura perciò, subì colpi durissimi nel corso del conflitto; aggravarono la crisi le ingenti tasse che furono imposte dai due regni per far fronte alle esorbitanti spese militari.
L’economia delle due nazioni fu compromessa per diversi anni.

La riconquista della Spagna
La Spagna nel periodo che va dal 790 al 1300 attuò la cosi detta “riconquista” riducendo sempre di più il territorio degli Arabi.
La penisola iberica , dopo la prima metà del secolo XV, era divisa in cinque regni indipendenti:
    • la Castiglia,
    • l'Aragona,
    • la Navarra,
    • lo stato arabo di Granada
    • e il Portogallo.



Ferdinando d'Aragona
Nel 1469 la castigliana Isabella di Trastámara sposò Fernando d'Aragona.
    • Il regno di Castiglia aveva circa 6.000.000 d'abitanti,
    • quello di Aragona 850.000.
Il 2/3% della popolazione castigliana possedeva il 97/98% delle terre.
    • L'80% dei suoi abitanti erano contadini poveri e
    • un 10% erano persone emarginate: stranieri o schiavi.
I diritti dei mori e degli ebrei erano limitati anche se il 30% degli abitanti delle città erano ebrei.
Isabella di Castiglia
Dopo otto secoli di dominio arabo la riconquista spagnola aveva relegato i Mori in un piccolo regno di mezzo milioni d'abitanti, a Granada e territori circostanti, con il mare alle spalle.
    • Nel 1487 era caduta Malaga e
    • tutta la sua popolazione di 15.000 abitanti fu venduta come schiava.
Gli spagnoli  cercarono di conquistare anche l'ultimo bastione arabo di Granada.
La guerra durò 10 anni.
Il 2 gennaio del 1492 l'ultimo monarca di Granada, Boabdil aprì le porte dell'Alhambra ai soldati spagnoli, con la promessa che tutti gli abitanti di Granada avrebbero conservato le loro proprietà, religione, usi e leggi.
Peccato che molto presto gli spagnoli si rimangiarono... tale generosità.

La conquista di Granada
Per unificare i popoli della penisola, così diversi per
    • tradizioni,
    • razze,
    • religioni,
    • classi e caste,
i re fecero ricorso alla soluzione apparentemente più facile, che fu quella di obbligare tutti a convertirsi al cristianesimo.
L'inquisizione, di stampo tipicamente spagnolo e al servizio dei re, fu lo strumento per raggiungere tale scopo, e per rimpinguare le casse della corona con la confisca del beni degli 'eretici' o "cattivi cristiani ".
Gli ebrei e i mori che non vollero convertirsi furono espulsi dalla Spagna, quelli che si convertirono furono spesso accusati dall'inquisizione, sospettati di conservare segretamente i riti della loro religione anteriore.

inquisiszione
Si dette un colpo mortale al commercio, in mano di ebrei ed arabi, e all'agricoltura, quasi tutta in mano degli arabi.Gli Arabi, e in minor misura gli ebrei, avevano sviluppato
    • l'industria,
    • l'allevamento del bestiame,
    • la scienza,
    • la filosofia e
    • l'arte.
Gli Arabi, a quel tempo, erano più civili e progressisti degli europei e molto di più degli spagnoli.
Solamente nella città di Cordova, al tempo degli arabi, esistevano più di 300 bagni pubblici.

cultura araba
In Spagna  si consolidò una burocrazia così rapace come inefficiente: le cariche politiche e amministrative non si assegnavano con relazione ai meriti, ma per amicizia, simpatia, nepotismo o convenienza.
Il commercio e l' industria erano considerati indegni ed erano tollerati appena.
    • L'esercito e
    • il sacerdozio
erano le uniche professioni degne per chi non possedeva ricchezze personali.
La situazione economica e culturale del Portogallo non era molto diversa da quella spagnola.
Il Portogallo pur trovandosi rispetto alla Spagna in una situazione politica più stabile, soffriva
    • degli stessi squilibri nella distribuzione della ricchezza,
    • era animato dallo stesso senso di revanscismo verso gli Arabi ed
    • era alla ricerca di nuove fonti di arricchimento per recuperare il gap con l’Europa.

alambra
    • Il costo della guerra contro i Mori,
    • l'amministrazione dei territori appena conquistati
    • la necessità di recuperare il gap tecnologico e culturale rispetto al resto dell’ Europa
richiedeva un flusso costante di denaro.
Anche se nel XV secolo la maggior parte dell'Europa aveva perso lo zelo per proseguire le crociate, lo spirito religioso era ancora solidissimo nella penisola iberica, e la lotta contro i mori aveva guadagnato alle 2 nazioni la benevolenza del potente stato della chiesa.
Stante la situazione descritta i profitti potenziali  derivanti dal commercio con l'estremo oriente facevano particolarmente gola ai sovrani dei nuovi regni della penisola iberica.
Come abbiamo visto però
    • la via della seta era bloccata dall’impero ottomano
    • la via delle spezie era controllata dagli Arabi con la connivenza delle repubbliche marinare.

via delle spezie
Nel XV secolo furono perfezionati una importante serie di strumenti per la navigazione.
bussola
astrolabio

La bussola viene ora riposta in una scatola con un quadrante circolare con
    • l'indicazione della rosa dei venti e
    • viene resa insensibile al rollio delle navi.
Venne perfezionato l’astrolabio,
per misurare l’angolo con cui una nave vedeva le stelle, in particolare quella polare, e che consentiva un calcolo abbastanza preciso della latitudine.
Vennero introdotte tavole trigonometriche
che permettevano, di correggere lo scarto tra il nord ed il polo magnetico indicato dalla bussola.
Si perfezionò la capacità di disegnare mappe sempre più accurate delle coste esplorate
E diventò consuetudine anche la compilazione di “portolani”
ovvero
    • di dettagliate descrizioni degli approdi possibili,
    • della presenza di bassifondi e di scogliere spesso nascoste dal frangersi del mare,
    • dei venti dominanti sulle coste nei diversi periodi dell’anno e
via via tutte le informazioni utili per rendere più sicura la navigazione di chi avrebbe navigato qui tratti di mare

longitudine
Ma non si sapeva calcolare la longitudine.
Il problema fu risolto solo nel XVIII secolo per iniziativa dell’ammiragliato inglese.
In mare aperto  la posizione era calcolata sulla base
    • della rotta seguita, (bussola)
    • della velocità stimata della barca (nodi)
    • e del tempo impiegato (clessidra)
L’imprecisione era così elevata tanto da giustificare il seguente aneddoto:
Colombo nel suo viaggio teneva due diari di bordo:
    • uno ufficiale
    • ed uno ad uso dell’equipaggio
Nel quale riduceva il numero delle miglia percorse per non spaventare i suoi marinai con distante che potevano essere angoscianti. Con il senno di poi sembra che questo secondo diario di bordo fosse più realistico di quello ufficiale.

Mappa di Tolomeo
mappa tolemaica

Una delle prime mappe del mondo è quella di Tolomeo (2° secolo dopo Cristo) .
Tolomeo sosteneva la sfericità della terra, ma ne restringeva molto le dimensioni
    • metteva l'equatore troppo a nord,
    • a sud la sua mappa si fermava all'Etiopia,
    • congiungeva l'Asia sud-orientale con l'Africa orientale e
    • riteneva  l'oceano indiano racchiuso dalla terra.
(ignorava anche la natura peninsulare dell'India e l'esistenza dell'arcipelago indonesiano).
Ma già nel sec. XIII, Marco Polo e altri viaggiatori, modificarono profondamente queste idee.
si dimostrò, ad esempio, che la costa orientale dell'Asia era bagnata dal mare.

Sulla base della geografia di Tolomeo, nel 1474 Paolo Toscanelli disegnò
un planisfero, purtroppo perduto,
che mostrava come si potessero raggiungere le Indie attraverso l'oceano atlantico.
È famosa una sua lettera a Cristoforo Colombo, nella quale lo invitava a tentare la traversata.
Il suo calcolo però,
riproducendo gli errori commessi da Iolomeo,
sottostimava la distanza da percorrere a questo scopo.
Trasmise a Colombo la convinzione che
il Giappone si trovasse alla stessa latitudine delle Canarie e che la sua distanza da queste isole fosse di 2.500 miglia
mentre in realtà sono più di 10.000.
La mappa del capitano turco Piri Reis, disegnata nel 1513 e conservata negli archivi del Topkapi, è un'importante testimonianza delle conoscenza nautiche a cavallo tra XV e XVI secolo. L'America meridionale e l'Africa sono riprodotte nella giusta longitudine, cosa alquanto strana perché solo nel XVIII secolo si realizzarono strumenti di misura per tale precisione.
Le coste del Sudamerica comprendono terre pressochè sconosciute a quei tempi quali:
    • la terra del Fuoco,
    • le isole Falkland e
    • il profilo dell'Antartide.
Fu disegnata sfruttando
    • mappe preesistenti
    • quattro portolani portoghesi e, con tutta probabilità,
    • anche una mappa scomparsa del 1428 di Cristoforo Colombo.
E’ una mappa che denota una conoscenza superiore a quella dell'epoca in cui fu redatta.

All’inizio del 1500, dopo la teoria di Tolomeo, cominciò a prender corpo una
nuova teoria: quella di Copernico.
Copernico, non senza ragione, tergiversò circa la pubblicazione delle sue teorie temendo la prevedibile reazione che le sue idee, per certi versi destabilizzanti, avrebbero potuto suscitare.
A conferma dei suoi timori, il cardinale di Capua, Nicola Schonberg gli richiese una copia del manoscritto, segno di un apprezzabile nervosismo della chiesa.
Nel 1542 Retico pubblicò, col nome di Copernico, un trattato di trigonometria (poi incluso nel secondo libro del De Revolutionibus) e pressò Copernico perchè pubblicasse il suo lavoro.
Finalmente Copernico si decise, affidando il testo al suo fraterno amico Tiedemann Giese, vescovo di Chelmno, perché lo consegnasse a Retico, che lo avrebbe stampato a Norimberga.
Vuole la leggenda che Copernico ne abbia ricevuta la prima copia il giorno in cui sarebbe morto, e taluno scrisse che avendogliela alcuni amici messa fra le mani, lui incosciente, si sia risvegliato dal coma, abbia guardato il libro e, sorridendo, si sia spento.

mappa di Piri Reis
da Tolomeo a Copernico
Il sistema copernicano può sintetizzarsi in sette assunti, così come dal medesimo autore enunciati  in un compendio del De Rivolutionibus ritrovato e pubblicato nel 1878:
  1. pianeti ed orbite non hanno un unico centro;
  2. il centro della terra non è il centro dell'universo, ma solo il centro della massa terrestre;
  3. tutti i pianeti si muovono lungo orbite il cui centro è il sole;
  4. la distanza fra la terra ed il sole, in confronto a quella tra la terra e le stelle del firmamento, è infinitamente piccola;
  5. il movimento del sole durante il giorno è solo apparente, e rappresenta l'effetto di una rotazione che la terra compie intorno al proprio asse durante le 24 ore;
  6. la terra (e i pianeti) si muove intorno al sole ed i movimenti che questo sembra compiere altro non sono che l'effetto del reale movimento della terra; (durante il giorno e nelle diverse stagioni dell'anno, attraverso lo zodiaco)
  7. i movimenti della terra e degli altri pianeti intorno al sole possono spiegare le stagioni e le altre particolarità dei movimenti planetari.

Evoluzione dell'astronomia
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