A quei tempi gli abitanti dell'Arabia, salvo pochi cristiani e zoroastriani e un assai più consistente numero di ebrei, erano per lo più dediti a culti politeistici.
Maometto, era solito ritirarsi a meditare in una grotta sul monte Hira vicino a Mecca.
Intorno all'anno 610, durante il mese di Raamadan, all'età di circa quarant'anni, gli apparve l’arcangelo Gabriele che lo esortò a diventare messaggero di Allah (in lingua araba significa semplicemente "iddio"). Preso dal panico fuggì a precipizio dalla caverna.
Dopo un lungo e angosciante periodo in cui le sue esperienze non ebbero seguito, Gabriele tornò di nuovo a parlargli e questo proseguì per 23 anni, fino alla morte di Maometto nel 632.