La sua barca, Hugo Boss, è una delle più innovative tra quelle - sei in gara - dotate di nuovi foil, le appendici che alzano la barca dall’acqua e la fanno volare. Lunga 18,28 metri, 7,5 tonnellate di peso, 40 mila ore di lavoro per almeno 30 persone, più la corsa contro il tempo in questo ultimo anno per rimetterla a posto, dopo che Alex si è rovesciato al largo del Portogallo mentre stava gareggiato col co-skipper Guillermo Altadill nella Transat Jacques Vabre. Un bolide che plana a 35 nodi e che, come tutti gli altri Imoca 60 della nuovissima generazione, è ancora in via di sperimentazione.