Il primo tentativo di superare il Circolo Polare Artico puo essere fatto risalire al
325 a.C.
un contemporaneo di Aristotele, che cercò di trovare miniere di quello stagno che raggiungeva sporadicamente la colonia greca di Massilia (oggi Marsiglia), sulla costa mediterranea.
Navigando oltre le Colonne d'Ercole, raggiunse la Bretagna, circumnavigò le isole britanniche e, avendo appreso dalla popolazione locale, l'esitenza di una misteriosa terra di Thule, si spinse ancora più a nord. Dopo sei giorni di navigazione,
raggiunse una terra sul bordo di un mare ghiacciato,
e descrisse ciò che si crede sia l'aurora boreale e il sole di mezzanotte.
Mentre alcuni storici sostengono che questa nuova terra di Thule fosse la costa norvegese o le Isole Shetland, sulla base delle sue descrizioni e delle rotte commerciali dei primi navigatori britannici, è possibile che Pitea fosse viceversa giunto alla lontana Islanda.