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Egizi: Barche di papiro

Imbarcazioni
Grafiti
barche di papiro
Lungo il Nilo non c’erano piante di alto fusto, molto diffuso era invece il papiro.

I disegni sulle rocce dell'attuale deserto orientale egiziano mostrano le prime barche del periodo predinastico (5000-3500 a.c.) costruite con il papiro, pianta estremamente galleggiabile avendo la struttura interna cava.


Ancora oggi zattere fatte di fasci di canne di papiro legati assieme con cavi, anch'essi di papiro circolano in vari  luoghi:
  • lago Ciad,
  • lago Titicaca,
  • stagni di Cabras (Sardegna).
Purtroppo le barche di papiro degli antichi Egizi e quelle che ancor oggi vengono utilizzate hanno vita breve dal momento che, imbevutisi d'acqua, perdono rapidamente consistenza e marciscono in poco tempo.

vaso egizio



La vela fu senza dubbio la più importante invenzione nella storia della scoperta del mondo.

La prima vela apparve verso il 3500 a.c., probabilmente sul Nilo, documentata in un disegno sopra un vaso egiziano predinastico.

vela quadra
Gli Egiziani furono stimolati nella scoperta della vela dalla necessità di risalire il fiume Nilo la cui corrente portava da Sud verso Nord, mentea in vento, viceversa, da Nord verso Sud.
Le prime barche a vela del 3000 a.c. erano attrezzate con vela quadra munita di boma e pennone. Le prime vele erano formate da grandi foglie di palma intrecciate a stuoia in seguito sostituite con foglie di cocco .

nave egizia
La zattera di papiro, mancando di una chiglia, non era in grado di sopportare  il peso di un unico albero impiantato sul piano diametrale per cui fu sostituito da
  • un albero bipode con metà del peso gravante su ogni fianco della zattera.
In assenza di vento,
  • le pagaie furono per lungo tempo l’unico possibile sistema di navigazione.
  • I remi  vennero introdotti dopo molto tempo quando si trovò il sistema di fissarli alle fiancate con attacchi sulle falchette.
Per governare la nave gli egizi si servivano come
  • timone di   due grossi remi posti sui due lati della poppa, inizialmente liberi, poi fissati in vari modi alle fiancate.
Tenere la rotta era un problema e le navi egiziane più grandi avevano due, tre e talvolta fino a cinque timoni laterali per ogni fianco della poppa.
barca con tirante


Mancando di una chiglia vera e propria e per conferire una maggiore robustezza  longitudinale, la prora e la poppa dell'imbarcazione erano tenute insieme mediante un robusto cavo sostenuto da una serie di forcelle.

acacia e sicomori




Le barche di papiro avevano il difetto di imbibirsi rapidamente d’acqua e di marcire di conseguenza in poco tempo. Gli Egizi cominciano apensare di utilizzare materiali diversi per la costruzione delle loro barche.
Oltre al papiro sulle rive del Nilo cresceva qualche modesto albero di
              sicomoro
              loto
              acacia
con i quali gli egizi provarono a costruire navi con scarso successo


Avevano bisogno di legno per realizzare barche più efficienti.
Nel 2000 a.c. le barche si sono evolute :  
  • l’albero bipode è scomparso perché ora la chiglia di legno sopporta il peso dell’albero centrale
  • i timoni sono ridotti a 2 perché la barca è più stabile le vele sono dotate sopra e sotto di un boma che le rende più rigide

nave di Hatshepsut
barca di Cheope
Una sola imbarcazione di quei tempi è arrivata fino a noi :

la nave del sole

ovvero la nave di Cheope,la più antica nave mediterranea che ci sia pervenuta, tra l'altro in perfette condizioni.
Fu scoperta dagli archeologi nel 1954 nella piana di El-Ghiza in una fossa sul lato sud della grande piramide racchiusa in una camera ermeticamente sigillata,

pezzi della barca di Cheope
fossa della barca di Cheope
Furono trovati 1224 pezzi che sono stati in 5 anni rimontati dando vita alla barca che vedete a lato.
Tutti i pezzi furono ritrovati tranne 1, un remo, ricostruito in colore più chiaro per evidenziare la ricostruzione.

A cosa servivano queste imbarcazioni ?

In Egitto si alternarono due visioni dell’oltretomba del faraone:
  • la prima, quella più antica, descrive una rinascita stellare del sovrano che sarebbe diventato una stella della costellazione di Orione,
  • la seconda nasce invece con il nuovo credo religioso nel dio sole con il quale il faraone si sarebbe ricongiunto navigando con la barca solare

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