I restanti 25 uomini vagarono per una regione sconosciuta per dieci settimane fino a che arrivarono alla foce dell'Anadyr'. Dodici uomini risalirono l'Anadyr' e dopo aver camminato per venti giorni senza incontrare niente, intrapresero il ritorno.
Solo tre uomini, i più forti, tornarono con Dežnëv e degli altri non si seppe più nulla.
Nella primavera o all'inizio dell'estate 1649, i dodici uomini restanti costruirono imbarcazioni con il legname alla deriva e risalirono l'Anadyr'.
All'incirca a 320 chilometri più a monte, costruirono una «zimov'je» (quartieri di inverno) nel luogo conosciuto come Ostrog Anadyrsk, in qualche luogo vicino ad Anadyrsk e sottomisero i locali anaul al pagamento di un tributo.
Nel 1650 Staduchin e Semën Motora risalirono il fiume Anjuj, un affluente del fiume Kolyma, e appresero che si poteva viaggiare dalla sua sorgente fino alla foce del Pogycha-Anadyr'.
Seguirono questo cammino e si imbatterono nell'accampamento di Dežnëv.
La via di tierra era chiaramente più lunga della rotta marittima che aveva percorso Dežnëv, per cui non fu più utilizzata.