La tensione aumentò con il trascorrere del lungo e freddo inverno.
La scarsità di cibo, l'umidità e il freddo costanti provocarono continue malattie tra i membri dell'equipaggio. Nonostante fossero state uccise più di 1.000 pernici bianche, le provviste erano cosi scarse, che Hudson fu costretto a razionarle; a primavera, anche dopo il passaggio delle anatre e delle oche selvatiche, l'equipaggio era al limite dell'inedia.
"Allora ci avventurammo nei boschi, nelle vallate, tra le colline"
scrisse melanconicamente Prickett, alla ricerca di
"qualsiasi cosa avesse un minimo di sostanza, anche se ripugnante".
Presi dalla disperazione, gli uomini si nutrivano di rane - "orribili come rospi" secondo il giudizio di Prickett - e anche di muschio, che Prickett dichiarò appetitoso come la segatura.